Alcuni dipendenti della ditta incaricata alla sanificazione e al supporto delle cucine dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela rubavano cibo e vari oggetti. Lo scorso 5 marzo la Procura della Repubblica presso il Tribunale locale ha comunicato a 36 indagati nell’ambito dell’inchiesta denominata “Magna Magna” la conclusione delle indagini preliminari.
Dalle investigazioni è emerso che, grazie alla complicità di parte del personale ospedaliero, i coinvolti hanno sottratto prodotti alimentari e materiale di vario genere. I colpi sono stati registrati dalle telecamere collocate nelle vicinanze della cucina. In poco più di 2 mesi sono stati individuati oltre 500 furti. Il metodo usato dai soggetti per rubare prevedeva il trasporto all’esterno della cucina del nosocomio di prodotti celati in sacchi di plastica di colore nero facendo in modo di farli passare per rifiuti e senza destare sospetti.
Colpevoli del crimine dipendenti della ditta, loro familiari, cuochi, operatori sanitari e anche il cappellano dell’azienda ospedaliera. Finiscono in manette 2 lavoratori dell’impresa trovati in possesso di un’enorme quantità di alimenti e merce sottratta. Alcuni individui, inoltre, sono stati beccati a orinare nei locali adibiti a cucina della struttura sanitaria tra le griglie per canalette di raccolta acqua nascondendosi all’interno di un frigo per conservare frutta e verdura. Atteggiamenti che hanno indotto gli inquirenti a verificare anche l’igiene del luogo considerata scarsa. Per rubare gli alimenti dei distributori dell’ospedale di Gela, infine, sono state messe in atto delle azioni vandaliche. Il danno è stato quantificato in poco più di 24mila euro.
